Prima parte Giallo canarino
La seconda parte Giallo Canarino 2° parte
LUI
Marco, Giulio, Sauro…talvolta nemmeno lui sa chi è, per cui deve porre attenzione a combinare i documenti (falsi) con il nome usato nell’occasione. A volte la notte si sveglia agitato perché ha sentito la voce della mamma che lo chiama “ Fedeee… Federico… alzati!”. Teme di parlare nel sonno e di rivelare così argomenti scottanti.
Quella mattina aveva ricevuto una telefonata per cui aveva precipitosamente fatto il bagaglio, era passato alla reception lasciando un biglietto carino per Lisa che confermasse la sua partenza e con un taxi era arrivato in aeroporto e preso il primo aereo per l’Italia. L’arrivo e l’appuntamento era a Fiumicino.
La banda si era formata da pochi mesi. Quattro bei ragazzi di mezza età, affabili, manipolatori e prestanti. A turno attiravano la possibile preda attraverso i circuiti on line di chat e apputamenti. Uomo o donna aveva poca importanza, piuttosto dovevano dimostrare di avere un minimo di benessere tanto da poter accettare un viaggetto di vacanza in località di lusso. L’accompagnatore prescelto doveva trafugare il bagaglio per qualche ora per rovistare e rubacchiare. Intanto nella casa vuota i complici facevano incursione arraffando il possibile, soprattutto carte di credito, computer e documenti bancari per poter risalire al conto corrente e hakerare il tutto. Poi l’imperativo era sparire, cambiare nome e documenti. Per lui, Marco, il bottino era stato interessante, una carta di credito di una banca prestigiosa e un biglietto gratta e vinci che…chissà..boohhh…
Ma quella telefonata… “torna, c’è un cadavere…” lo aveva sconvolto, il rischio era troppo alto. A tutto ciò pensava mentre scendeva dall’aereo. Al deposito bagagli vede uno dei complici che lo aspetta. Ritirato il bagaglio, lo affianca dirigendosi verso la toilette… “Ehi, questa volta niente scherzetti con le banche, dacci solo i contanti che tu preleverai, poi ognuno per sé. Quella matta ha un cadavere in frigo!”
Continua
Giuseppe ha detto:
Questa parte resta piuttosto in sospeso quindi non si possono trarre molte traduzioni Salvo a rimanere in attesa. Tuttavia avvertendo che quanto scrivo può essere in futuro confutato il personaggio che cambia identità e che ha alle spalle una madre probabilmente potente mi fa pensare alle caratteristiche di un certo narcisismo patologico (potrei consigliare il libro). In certe forme di narcisismo patologico la bugia il cambio di identità lo sfruttamento degli altri è un modo per raccontare se stesso che sei il migliore che sei superiore a loro. Al tempo stesso però non ne sei sicuro e hai bisogno di reiterare comportamenti. Spesso dietro c’è una famiglia una madre che ha delle aspettative alte verso il figlio il quale però non riesce a soddisfarle se non in questo modo anche aggressivo. Interessante però la metafora del cadavere in frigo ovvero questa ragazza cosa conserva nel frigorifero della sua psiche quale cadavere c’è nel frigorifero della sua psiche che anziché essere sepolto rimane in qualche modo sempre potenzialmente visibile? Aspettiamo gli sviluppi
koredititti ha detto:
Certamente il tipo è un furfante delinquente. I motivi che tu adduci sono interessanti.
koredititti ha detto:
Un giorno scriverò cosa penso delle madri dei padri e del libero arbitrio dei figli. A me la storia che i genitori condizionano a vita i figli …mi piace punto e meno di poco