GIORNATA MONDIALE CONTRO LA VIOLENZA SULLE DONNE
25 lunedì Nov 2013
25 lunedì Nov 2013
09 domenica Giu 2013
Posted dolore, farfalle, libri, sentimenti ed emozioni, Vita
inUn libro poco pubblicizzato, l’ ho scaricato sul mio kindle perchè mi piaceva il titolo. In realtà è un bel libro..ci sono pagine introspettive, forse per questo…
“La donna che collezionava farfalle” di Bernie McGill
C’è un brano che mi ha colpito. Descrive bene i periodi oscuri come buchi neri, inutili, che non insegnano alcunché se non a dilatare esageratamente la sensibilità, periodi che era semplicemente meglio non ci fossero….
“La prigione è quella che porto dentro….
Non dirò mai: “non era poi così male“, non diluirò mai la paura, lo spavento e l’orrore, perché è stato orribile in tutto e per tutto, anche peggio. Non dirò mai “è finita“, perché non sarà mai finita. Non dirò mai “appartiene a un lontano passato”, perché non è così. E’ il buco nel presente e nel futuro, in ogni mio giorno e in ogni altro giorno a venire. Non dirò mai è straordinario ciò che lo spirito riesce a sopportare, non perché non sia vero….ma perché parlarne, metterlo in parole significherebbe sminuire ciò che lo spirito sa conquistare…
” la vita è fluida.
Siamo i fantasmi di tutti coloro che potremmo diventare,
e scrutiamo il futuro per scorgere uno sprazzo fugace di ciò che potrà essere;
i nostri sé futuri ci restituiscono lo sguardo,
osservano chi saremmo potuti essere
ma non siamo mai stati…”
18 lunedì Mar 2013
Ti porti dietro la tua ferita. Se è presente l’ego, tutto il tuo essere è una ferita. E tu te la porti dietro. Nessuno è interessato a ferirti, nessuno vuole intenzionalmente ferirti. Tutti sono impegnati a salvaguardare la propria ferita, chi ha energia ulteriore? Eppure accade, poiché tu sei così pronto a essere ferito, così ben disposto, sei semplicemente in attesa, ti aspetti qualsiasi cosa. Non puoi toccare un uomo del Tao. Come mai? Poiché non c’è nessuno da toccare, non c’è alcuna ferita; egli è sano, guarito, integro. Il termine “whole” (“integro”, in inglese n.d.t.) è bellissimo. La parola “heal” (“guarire’, in inglese n.d.t.) deriva da “whole”, come pure “holy” (“santo”): quell’uomo è integro, guarito, santo. Stai attento alla tua ferita. Non aiutarla a crescere, lasciala guarire; e guarirà solo allorché ti avvicinerai alle radici. Meno testa e maggior guarigione: senza mente non c’è alcuna ferita. Vivi una vita spensierata. Agisci come un essere globale e accetta ogni cosa. Provaci soltanto per ventiquattr’ore: totale accettazione di qualsiasi cosa accada. Qualcuno t’insulta, non reagire, accettalo e guarda cosa accade. All’improvviso sentirai fluire in te un’energia che non hai mai percepito in passato. Osho The Empty Boat Chapter 10 Commento: È un tempo in cui le ferite del passato, profondamente occultate, tornano a riaffiorare, pronte e disponibili a essere guarite. La figura di questa carta è nuda, vulnerabile, aperta al tocco amorevole dell’esistenza. L’aura intorno al suo corpo è colma di luce, e le qualità di rilassamento, attenzione e amore che la circondano dissolvono la sua lotta e la sua sofferenza. Fiori di loto luminosi appaiono sul suo corpo fisico, e intorno ai corpi energetici sottili che i guaritori dicono circondare ognuno di noi. In ognuno di questi strati sottili prende forma un cristallo o uno schema di guarigione. Quando ci troviamo sotto l’influenza guaritrice del Re d’Acqua, non ci nascondiamo più agli altri. In questa attitudine d’apertura e d’accettazione possiamo essere guariti, e al tempo stesso aiutare anche gli altri ad essere sani e integri. |
25 mercoledì Gen 2012
Tratto da Coma Inconsapevole, di M. A.
“Adoro camminare, camminare senza una meta ben precisa il solo andare mi riempie, non voglio aver bisogno di altro. Cammino, dunque sono. Mettendo avanti i piedi uno alla volta, riesco a districare i miei pensieri, li srotolo, quello che mi appare confuso o offuscato dalla paura riesco a vederlo. Cammino e sono presa da quello che vedo e ascolto e osservo e catturo nella mia mente; quando sono immersa in una danza di profumi, ricordi, emozioni che solo il camminare mi può dare sento di essere felice…”
Post dedicato a LEI
“….E tutto mi sa di miracolo;
e sono quell’acqua di nube
che oggi rispecchia nei fossi
più azzurro il suo pezzo di cielo,
quel verde che spacca la scorza
che pure stanotte non c’era….
Specchio, Quasimodo
07 giovedì Ott 2010
Posted diario, dolore, donne, perquellochepuòservire, riflessioni, Senza categoria
in Tittina, se stai male tu che lo stai leggendo, pensa come può star male chi lo ha vissuto sulla propria pelle. Il fatto della madre assente è molto più complesso. Non sempre la madre è assente nel senso che ha il suo daffare come le altre e non sa cogliere certi campanelli da'allarme, certe sfumature del comportamento. E' semplicemente una questione di fiducia nei confronti del marito che le impedisce di pensare che lui possa fare una cosa simile. Probabilmente lei non ha vissuto un'esperienza simile, nessuno le hai mai detto che esistono queste nefandezze e tutto questo la porta a pensare che non possa succedere nella sua famiglia. E succede anche che abbia costruito un rapporto normale con i figli, che sia amica della figlia e che questa magari, proprio perchè sono amiche, le confidi quello che le sta accadendo. Nonostante tutto questo la madre non le crede, come mai? Non esiste solo il padre padrone, quello che è pure violento, c'è anche il padre che si comporta "bene" e che mai e poi mai potrebbe far nascere sospetti. Ecco dunque che la madre in questo contesto non si pone problemi, va tutto bene, dunque perchè prestare attenzione ai racconti della figlia sulle presunte attenzioni particolari che il padre ha per lei? Tutto fa pensare a fantasie un pò particolari, i bambini si sa, lavorano molto di fantasia……
Ecco, questo è il modello di famiglia più comune, infatti, quando il padre è già un violento, vessatore, prepotente individuo è più facile che le cose saltino fuori.
Ma in una famiglia dove tutto fila liscio è moltto più dificile che la bambina non venga creduta….ma come, il papà ha cura di lei, non fa mancare niente, è affettuoso e gentile, non mena, come ti può venire in mente che faccia una cosa simile?
E tu bimba resti lì a chiederti: "perchè proprio a me?"
E non ti poni tanto il problema se criminalizzare la madre o no….
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Ben detto e ottima proposta di riflessione: la famiglia per bene
Come ti ho risposto..in tre pagine di libro il problema non si esaurisce, ma se ne può discutere.
Continuo a riportare dalle pagine 158 e seguenti di MAI DEVI DIRE.
Cos'è che rende incapaci queste donne di esercitare la loro funzione matermna?
secondo alcuni studiosi , spesse queste donne sono state loro stesse vittime… nel corso della loro infanzia.
.( dico io: "vittime" non c'è soltanto l'incesto… si può essere vittime tutta la vita se non si sciolgono alcuni nodi nel rapporto affettivo parentale..persone non amate non capite come si dovrebbe…)
…....Credere che un incesto sia avvenuto sotto i loro occhi, magari per anni, significa anche riconoscere il proprio fallimento….prendere atto di non aver capito niente……………..
Cercando di coprire gli abusanti queste madri difendono anche loro stesse, la famigli le sicurezze acquisite….
Le uniche a schierarsi immediatamente con le figlie sono le donne separate………….
E tu bimba resti lì a chiederti: "perchè proprio a me?"
E non ti poni tanto il problema se criminalizzare la madre o no….
" non è facile liquidare con una condanna , magari anche giusta, neppure le madri collusive con gli abusanti, le più ambigue, le meno affidabili. perchè esse costituiscono per i loro bambini l'estremo legame con un mondo familiare= affettivo (sia pure in disfacimento),
l'ultimo salvagente a cui aggrapparsi in un oceano di solitudine, prima di avventurarsi verso l'ignoto di un lungo periodo in istituto, di un affidamento o di adozione.
( I BAMBINI ) i discorsi sull'ambivalenza e l'inadeguatezza delle madri li lasciano a gli adulti: non vogliono e non possono capirli…" (pag 162)
"esistono casi più fortunati nei quali i minori affidati a un istituto riescono a legarsi profondamente ad un adulto che può essere un genitore affidatario o un operaartore, allora diventano magari più disponibili a tagliare con il passato (sperando che costui/ei di cui i piccoli si fidano sia una persona degna…!!!)
Ma se ciò non avviene la paura del futuro e dell'abbandono la sensazionedi essere degli stracci che nessuno vuole più, rende molto difficile l'avvio di una nuova vita.
Prima … bisogna tentare tutto il possibile per recuperare il rapporto madre-figlia.
Non colpevolizzare le madri, ma la contrario far leva perchè tirino fuori le ultime energie e risorse rimaste per sentirsi finalmente utili, se non indispensabili per i loro figli."
"nel Nord Europa esistono molticentri di accoglienza per minori e madri maltrattati: le donne adulte vi trivano assistenza aiuto e protezione..da lì possono cominciare un percorso di recupero …
In Italia tutto questo è a di là da venire…) pg 166.
Sarà un caso ma il libro si apre da solo in queste pagine, l'ho preso in biblioteca, anzi ..in una biblioteca specialissima.