E’ tornato il G.
E’ tornato a modo suo,
annunciando un orario,
prendendo il treno successivo
perdendo la coincidenza.
Non ha avvertito perché dormiva,
perché il cellulare lo tiene spento
ed ora è pure guasto
e perché lo odia
e ama perdersi ed essere libero:
e la mamma lo sa e lei conosce il suo G.

Lui è così, si misura ogni giorno con ciò che fa,
che vinca o che perda
per lui è un successo
perché lo fa con stile,.
Questa è stata la sua grande prima conquista di autonomia:
esprimere ed affermare il suo stile.
Lui è un LEADER.

Ora la casa risuona della voce di Giorgia, di Guccini, di Pat Methiney,
di dolcissimo jazz, suonato da qualche misterioso musicista, oppure Mozart,
ma se la mamma domanda chi suona
lui risponde “ora non ho tempo mà..

Il suo tempo: sta preparando un esame,
nel linguaggio del professore ha trovato 6 errori,
per scoprirli, correggerli e far finalmente funzionare il programma
ha impiegato più tempo al suo PC.
Se il computer fosse una donna
sarebbe sempre a far l’amore..Ma il computer non è una persona.

 

Il  G. è quel bambino di 2 anni e 5 mesi,
che ha montato il balocco  PlayMobil da solo, seguendo le istruzioni.
Il G è quello che a scuola ha vinto sempre tutto e di più.
Il G è quello che ha 150 di Q.I.
è quello che ha lanciato la moda del torneo di scacchi
è rappresentante di facoltà degli studenti di sinistra,
è quello che organizza le conferenze e litiga in segreteria
è quello che ha conseguito la laurea triennale con lode in tre anni secchi.
E’ quello che ha partecipato ad una sfida informatica mondiale di 72 ore
con un gruppo di hakers in un CPA,
dormendo solo 6 ore
e crollando nel giardinetto come un tossico,
ma era felice perché sono arrivati 200esimi su 800
ed aveva imparato tanto dai suoi compagni
Il G è quello che si stufa delle ragazze perché sono “sceme”
o sono “bruttine e quelle carine sono già occupate”
lui è difficile e il computer non è una persona,
e il G si diverte da solo al cinema, al concerto,
e nei suoi viaggi dove non si sa quando torna.
Il G. è mio figlio
ed io sono orgogliosa di lui.